Il progetto “VItrimers 3D Valorizzando scarti Agroalimentari” - acronimo VIVA3D - si propone di operare nell’ambito del recupero di rifiuti dell’industria agroalimentare ed ambisce a sviluppare una nuova piattaforma per la valorizzazione degli scarti della trasformazione primaria, trasferibile anche ad altre matrici vegetali. Nell’ottica del progetto, le biomolecole contenute negli scarti e la loro opportuna trasformazione chimica, rappresentano un’alternativa sostenibile alla produzione di materiali termoindurenti, attualmente ottenuti da fonti fossili non rinnovabili. In particolare, il progetto verte sulla sintesi di biovitrimeri e il loro impiego come materiali riciclabili e riprocessabili per la fabbricazione di oggetti mediante tecniche di stampa 3D. L’iniziativa progettuale è orientata al riutilizzo e alla valorizzazione di materie di scarto, provenienti dalle filiere di produzione e trasformazione primaria dell’aloe vera e della spirulina, due prodotti di punta nel settore degli integratori alimentari, alla sintesi di nuovi polimeri termoindurenti ad alte prestazioni e al loro impiego nella fabbricazione mediante stampa 3D di prototipi che soddisfino i requisiti dell’ecodesign.